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Utilizzo degli animali in ambito cosmetico

Perchè eseguono dei test proprio sugli animali?

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Le ragioni attuali d’impiego dei derivati animali in cosmetica sono molte e complesse.

Nella sua ricerca di sostanze dall’ambiente che lo circondava, l’uomo non ha potuto fare a meno di considerare gli animali come una sorgente di sostanze elaborate e simili a quelle della sua fisiologia.

Sia per l’alimentazione sia per la risoluzione di problemi legati alle proprie patologie che per il mantenimento, cura e modifica del proprio aspetto.

-  Rospi vivi impiegati nelle malattie della pelle;

-  Lumache tritate per lottare contro le irritazioni;

-  I sottoprodotti derivati dall’alimentazione, quali i grassi animali.

Impieghi derivati certo dall’osservazione diretta e casuale di benefici reali, in un mondo senza disponibilità di sintesi chimica controllabile dagli umani.

La tradizione d’impiego è passata indenne attraverso i secoli.

La scoperta accidentale che il grasso colante dalle carni arrostite, caduto sulle ceneri potassiche del legno, produceva un detergente efficace, il sapone, ha prodotto effetti duraturi fino al nostro millennio.

La fusione degli alveari in acqua per ricavarne tutto il miele ha rivelato le proprietà emulsionanti della cera d’api, per citare sostanze ancora oggi in uso.

La complessità di sintesi

Tutti i derivati animali ancora oggi in uso in cosmesi sono miscele complesse di molecole (o di loro derivati) difficili da riprodurre sinteticamente. Come per tutti i derivati dal mondo organico, il corteo degli accompagnanti dell’eventuale ingrediente principale è un sistema di sostanze polifunzionali, unico e irripetibile a costi accessibili. Si tratta quasi sempre di macromolecole, ottenibili con molti passaggi e scarsa resa per via sintetica o non esistenti nel mondo vegetale.

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Come venivano viste anni fa queste "sostanze"?

In altri tempi, e in certi casi ancora oggi, alcune sostanze animali erano considerate pregiate e trasmettevano un senso di lusso o di funzionalità estrema: la lanolina fu per anni l’ingrediente di spicco delle creme mani o dei lenitivi per bambini; l’olio di visone evocava, dalle bottiglie di shampoo, lucentezze lussuose mentre l’uovo rinforzava e nutriva il fusto capillare negli shampoo all’uovo e rum.

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Facile....  la risposta l'abbiamo noi

Bisogna ricorrere alla compravendita di prodotti cosmetici BIO! 

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Cosa fare quindi per evitare tutto questo?

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